La costante crescita del numero dei disoccupati tra i giovani è ancora più drammatica se si considera il modo il cui questa incrementa le già gravi distanze tra il Nord e il Sud del paese. Nel Mezzogiorno infatti, – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – i numeri degli under 30 senza lavoro, e in particolare delle donne, assumono percentuali preoccupanti frutto di lacune storiche mai colmate. Nel Sud solo il 20,7% delle giovani tra i 18 e i 29 anni ha un’occupazione, mentre al Nord la percentuale è del 45,7%.
L’agricoltura – continua Tiso – ha dimostrato di poter svolgere un ruolo determinante nel contrastare la disoccupazione “rosa”, ma il suo potenziale non è stato ancora valorizzato a pieno. E’ proprio nel Sud, infatti, che l’occupazione femminile nel settore agroalimentare registra i suoi record con Puglia, Calabria, Campania e Sicilia tra le prime 4 nella classifica delle regioni con la maggiore occupazione femminile, rispettivamente 113 mila, 85 mila, 73 mila e 48 mila donne impiegate nel primario. Nei casi della Puglia, della Calabria, della Campania e della Basilicata – prosegue Tiso – il numero delle operatrici del settore è addirittura superiore a quello degli uomini.
Ancora una volta il primario italiano dimostra di essere una risposta concreta alle crisi di vario genere che stanno mettendo in seria difficoltà il paese. L’auspicio – conclude Tiso – è che presto anche la politica si accorga della ricchezza rappresentata dall’agricoltura italiana.