I mesi che sono davanti si presentano come molto complessi, ma la possibilità che vengano presto indette nuove elezioni non può divenire una scusante per adagiarsi sull’immobilismo e per mettere in sospeso tutte le misure utili a migliorare la situazione del comparto agroalimentare. Ora più che mai, infatti, serve che il governo e il ministero dell’agroalimentare intensifichino la propria azione a supporto del primario e dimostrino il valore che gli attribuiscono.

Per gli operatori agricoli questi anni sono stati estremamente sfiancati e a tratti deludenti. L’attesa delle riforme sistemiche essenziali per ristrutturare la filiera; degli ammodernamenti sul versante della distribuzione e della commercializzazione e di molte altre misure ha oggettivamente indebolito la fiducia degli agricoltori nostrani; ed è per questo che, oggi più che mai, chiediamo al ministro Martina e al governo di intensificare la propria azione invece che di farsi assorbire da lotte politica auto-referenziali e infruttuose per il Paese.