CONFEURO: TARANTO, PESANTE L’ACCUSA DELLA CORTE EUROPEA DI NON AVER TUTELATO I CITTADINI

Mag 18, 2016 | Comunicati

L’Italia è finita formalmente sotto processo a Strasburgo per la vicenda dell’Ilva di Taranto. E questo – dichiara in una nota il Presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – rappresenta una macchia indelebile per il Paese.

Come Confeuro – continua Tiso – abbiamo più volte sottolineato l’assurdo comportamento avuto su questa vicenda dai diversi governi italiani e il modo nel quale sono stati sviliti e presi in giro i cittadini di Taranto e gli operai del siderurgico.

L’accusa all’Italia mossa dalla Corte europea dei diritti umani di “non aver protetto la vita e salute di 182 cittadini tarantini e dei comuni vicini” – prosegue Tiso – è un qualcosa di incredibile e di ingiustificabile per un Paese che si definisce civile, ma che invece non lo è davvero, e che oggi, con la minaccia di cambiare la Costituzione, rischia di esserlo anche meno.

A Taranto – conclude Tiso – si è scelto di rendere una città schiava di una fabbrica, e questo a dispetto del suo enorme potenziale agricolo e turistico. E’ giunto il momento che le cose cambino effettivamente, che chi ha sbagliato paghi e che le istituzioni intervengano in maniera tangibile per migliorare la vita dei cittadini di Taranto.