Le ultime stime dell’Istat sul rincaro del cosiddetto carrello della spesa – dichiara il Presidente nazionale della Confeuro Rocco Tiso – sono ancora una volta indice delle difficoltà che i cittadini italiani si trovano a dover affrontare a causa dei continui aumenti dei costi per i beni primari. Crescono, infatti, del 4,7% i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti), in forte accelerazione rispetto a quanto registrato ad agosto (4,2%).

Fatto ben più grave – continua Tiso – è che questo rialzo dei prezzi risulta superiore all’inflazione (3,2%): un dato che suona come un campanello di allarme per tutto il sistema economico italiano, ma fa ricadere le maggiori difficoltà sul settore agricolo, attanagliato da una crisi sempre più presente e preoccupante.

Gli agricoltori – sostiene Tiso – sono i primi a farne le spese poiché se da una parte hanno visto lievitare i loro costi in maniera esponenziale, dai carburanti alle imposte, dalle sementi alle spese burocratiche sempre più elevate, dall’altra non hanno trovato nessuno che ascoltasse le loro voci di dissenso e angustie.

Le istituzioni preposte – conclude Tiso – non hanno ancora prospettato alcun provvedimento in difesa degli operatori agricoli, se non rimedi tampone che funzionano hic et nunc, ma non proteggono in nessun modo coloro che col sudore della fronte ogni giorno lavorano per portare sulle tavole degli italiani i prodotti della terra più freschi e genuini, orgoglio dell’intera filiera agroalimentare italiana.