UE POSTICIPA LA RIDUZIONE DEL 50% DEI FITOFARMACI AL 2035

Ott 11, 2023 | NEWS

Ieri la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, all’interno della strategia “Farm to Fork,” ha votato sul ritardo della riduzione del 50% dell’uso dei fitofarmaci. Con 26 voti a favore, 3 astenuti e 9 contrari, la commissione ha deciso di posticipare questa riduzione al 2035, invece del termine inizialmente previsto nel 2030. Hanno stabilito inoltre che il target obbligatorio di riduzione a livello nazionale sarà del 35%.

Questa decisione è stata accolta con soddisfazione da parte degli agricoltori che avevano lamentato le scadenze strette per eliminare l’uso dei fitofarmaci, nonostante la mancanza di alternative efficaci.
Questa decisione è giunta poco prima di un voto cruciale sull’autorizzazione europea del glifosato, l’erbicida più utilizzato a livello mondiale, che Bruxelles avrebbe dovuto affrontare il 12 ottobre.

Con questa decisione gli Stati membri hanno ottenuto una certa flessibilità sui target di riduzione obbligatori a livello nazionale del 35%. L’Italia ha svolto un ruolo significativo in questo contesto, poiché gli agricoltori italiani hanno già ridotto del 20% l’uso di fitofarmaci tra il 2011 e il 2013. Questo cambiamento nel periodo di riferimento per il calcolo della riduzione tiene conto degli sforzi già compiuti da alcuni Stati membri.

In effetti, l’Italia si è distinta in Europa per il basso livello di residui di agrofarmaci negli alimenti, che è stato in costante diminuzione. Nel 2021, il 99,3% dei campioni analizzati è risultato conforme ai regolamenti. Le vendite di agrofarmaci sono diminuite complessivamente del 12% negli ultimi 10 anni, con l’eccezione dei prodotti di origine biologica, che hanno registrato un aumento del 102% nello stesso periodo. Questi dati dimostrano un impegno crescente verso un’agricoltura che mette al centro la tutela della salute umana e dell’ambiente, oltre alle esigenze produttive.