CONFEURO: GIORNATA MONDIALE TERRA, POSITIVI I NUOVI OBIETTIVI EUROPEI MA SERVE UNA SVOLTA CULTURALE
L’accordo europeo per la riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 è un buon passo in avanti, ma non è ancora sufficiente – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Tutti i Paesi del Vecchio continente devono ora impegnarsi per raggiungere questi obiettivi, che fissano un traguardo non facile da conquistare nel corso dei prossimi nove anni.
In occasione della Giornata Mondiale delle Terra, è bene anche ricordare che una politica che si prenda davvero cura del nostro pianeta deve prevedere misure specifiche per la difesa dei mari. Questi ricoprono il 70% circa della superficie terrestre e sono essenziali per l’equilibrio dell’intero ecosistema – continua Tiso. Sono i mari, inoltre, a produrre la metà dell’ossigeno che respiriamo e ad assorbire un quarto dell’anidride carbonica in eccesso, mantenendo in equilibrio il clima terrestre.
Il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per il Green Deal, Frans Timmermans, ha definito il nuovo obiettivo sulle emissioni una ‘tappa storica’. Più realisticamente crediamo che la rotta sia quella giusta, ma che il bilancio si potrà stilare solo a fine corsa – continua Tiso. Per arrivare con successo alla scadenza del 2030, è indispensabile implementare politiche verdi che non si limitino a spostare il problema nello spazio e nel tempo e a puntare in modo esclusivo sul progresso tecnologico.
La ricerca scientifica può sicuramente offrire soluzioni al riscaldamento globale, ma da sola non è in grado di imprimere la svolta necessaria. La battaglia per la difesa dell’ambiente potrà essere vinta se riuscirà a coinvolgere i cittadini nei loro comportamenti quotidiani e a informare di una nuova cultura anche le imprese e le pubbliche amministrazioni.