CONFEURO: DRONI E DIGITALE, RENDERE ACCESSIBILE L’AGRICOLTURA 4.0 ANCHE ALLE PMI AGRICOLE
Le nuove tecnologie, se ben utilizzate, possono trasformare l’agricoltura rendendola sempre più sostenibile e produttiva, ma devono essere accessibili a tutte le aziende. Il via libera all’impiego dei droni per la coltivazione dei campi, previsto in un emendamento al decreto legge sostegni, può aprire la strada a una progressiva affermazione dell’agricoltura 4.0 e dei suoi benefici – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro.
L’innovazione digitale è una leva strategica per il settore agroalimentare italiano, in grado di garantire maggiore competitività a tutta la filiera, dalla produzione in campo alla distribuzione alimentare, passando per la trasformazione – spiega Tiso. Tra gli attori del settore c’è ancora poca chiarezza su come sfruttare queste opportunità. E’ per questo necessario investire per migliorare le competenze e le dotazioni tecnologiche, a partire dalle piccole e medie imprese agricole, che devono essere sostenute in questa transizione tecnologica e messe nelle condizioni di accedere alle tecnologie più moderne.
‘Produrre di più con meno’ è lo slogan che meglio si addice al processo di sviluppo tecnologico nel settore agroalimentare. Esistono ancora dei limiti alla diffusione di soluzioni 4.0 in tutta Italia, dai costi di gestione all’effettivo accesso alla tecnologia. Tuttavia, i vantaggi sono indiscutibili sia in termini economici che ambientali, ma si traducono anche in una produzione di maggiore qualità. Si stima che i prodotti inseriti in una filiera ad alto tasso tecnologico mantengano intatte le loro proprietà e risultino, quindi, più salutari. Dal punto di vista quantitativo, il risparmio sugli input produttivi risulta essere del 30%, con un aumento della produttività pari al 20% e un netto abbattimento dei residui chimici.