CONFEURO: AGROECOLOGIA, INVESTIRE SULLA FORMAZIONE DEI GIOVANI PER UNA NUOVA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ
Per fondare una nuova agricoltura al servizio dell’uomo e della terra è indispensabile recuperare le conoscenze del passato integrandole con le ultime tecnologie digitali, coniugando così tradizione e modernità – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Per far ciò è necessario potenziare la formazione di cui tanti giovani agricoltori hanno oggi bisogno per gestire o avviare in modo proficuo aziende sostenibili.
Negli ultimi decenni l’agricoltura è stata dominata dalla meccanizzazione e dalla chimica, che hanno permesso rese prima impensabili ma hanno anche spezzato il legame dei coltivatori con il loro elemento naturale: la terra – continua Tiso. Per recuperare questa connessione e colmare il vuoto formativo stanno nascendo nuove realtà, come la Scuola pratica di agro-ecologia Valdibella, a Camporeale, che si propongono di approfondire le numerose pratiche agricole a disposizione dei coltivatori che hanno scelto di fare della sostenibilità la loro priorità.
La formazione in questo campo è un passaggio fondamentale per favorire la transizione ecologica. Prima ancora che nelle leggi e nei regolamenti, quest’ultima deve infatti prendere forma nella cultura d‘azienda a partire soprattutto dai giovani. Nessun cambiamento può avere chance di successo senza una forte spinta dal basso fondata sull’approfondita conoscenza delle alternative a disposizione e della loro sostenibilità economica.