CONFEURO FESTEGGIA VENTI ANNI DI VITA E RINNOVA IL SUO IMPEGNO PER UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE E UN’ECONOMIA PIÙ SOLIDALE
Confeuro celebra venti anni di attività e rinnova il suo impegno per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dell’uomo e per un’economia più giusta e solidale. Forte di una base associativa di oltre 270mila aziende, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo è oggi una realtà in grado di rappresentare migliaia di piccoli e medi coltivatori dal nord al sud del Paese e di far sì che la loro voce sia ascoltata anche nelle sedi istituzionali.
“Nella crisi attuale, l’agricoltura può fornire un grande contributo per fondare il nostro sistema economico e produttivo su nuove basi, rimettendo al centro le persone, la salute e l’ambiente. In questo momento di grande incertezza, ripartiamo quindi dai principi che ci hanno ispirato al momento della nascita: valori come equità, legalità e solidarietà sono dei punti fermi per la nostra associazione, impegnata dal 2001 al fianco degli agricoltori”, dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro.
Nata l’11 settembre 2001 su iniziativa dell’Eurocoltivatori, Confeuro conta su una rete di 150 associazioni distribuite su tutto il territorio nazionale. In questi anni, la Confederazione si è battuta per sostenere i piccoli produttori agricoli e le medie imprese del primario e dell’indotto. Ha inoltre promosso una riconversione agroecologica del settore, nella consapevolezza che è indispensabile un deciso cambiamento di rotta per rispondere a problemi quali i cambiamenti climatici, l’inquinamento e la distruzione degli ambienti naturali.L’azione sociale della Confeuro non si è infine limitata al sostegno degli agricoltori, ma ha beneficiato anche la cittadinanza mediante la costituzione del Patronato Labor e del Caf Labor.“
Con la crisi coronavirus il settore primario ha assunto un ruolo ancora più centrale per la società e per l’economia, mostrando la sua capacità di rispondere all’emergenza e di portare avanti le sue attività anche nel periodo in cui gal ci altri settori sono stati costretti a chiudere. L’agricoltura può ora contribuire alla ripartenza del sistema produttivo dopo lo stop forzato, affermando un nuovo modello di crescita sostenibile”, continua Tiso.
Gli ultimi sviluppi a livello europeo non inducono all’ottimismo. Con il nuovo accordo sulla Pac i Governi europei hanno inferto un duro colpo al progetto di realizzare il Green Deal e di rivoluzionare il sistema produttivo. Hanno prevalso ancora una volta le forze della conservazione e le pressioni dell’agroindustria, che sono riuscite a tarpare le ali alla riforma prima ancora che prendesse il volo. Ma la partita non è ancora chiusa.
“Anche se cade nel corso di una congiuntura non facile, il ventesimo anniversario della nostra Confederazione è l’occasione per guardare agli impegni dei prossimi mesi e alle opportunità che si presenteranno, puntando a traguardi più ambiziosi. Siamo convinti che siano ancora molte le potenzialità inespresse della nostra agricoltura e che, facendo un buon lavoro ora, potremo scoprirle nei mesi a venire. Da parte nostra continueremo a impegnarci per sostenere i nostri associati non solo tramite la consulenza dei nostri uffici, ma anche partecipando attivamente al dibattito pubblico sul futuro dell’agricoltura, formulando proposte e denunciando problemi e storture che rallentano lo sviluppo del settore primario”, conclude Tiso.