CONFEURO: CNR, AZIENDE AGRICOLE PRONTE ALLA SVOLTA SOSTENIBILE. DA PNRR OCCASIONE UNICA PER LA RIFORMA DEL PRIMARIO
L’ultimo studio del Cnr dimostra che la cultura della sostenibilità ha già messo radici nelle aziende agricole italiane. Per questo, grazie ai giusti incentivi, è possibile cambiare in tempi rapidi il volto della nostra agricoltura – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. L’analisi – condotta dall’Istituto di Scienze e Tecnologie per l’Energia e la Mobilità Sostenibili del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr Stems), in collaborazione con il Dipartimento di scienze della formazione (Dsf) dell’Università degli studi Roma Tre, L’Informatore Agrario e FederUnacoma – rivela che il 46% delle aziende agricole sono pronte a spendere più di 10mila euro in sostenibilità.
Secondo lo studio, le nostre imprese agricole mostrano attenzione alla conservazione delle risorse naturali e alla riduzione dei fattori produttivi – spiega Tiso. C’è inoltre grande interesse per macchine moderne a zero emissioni e per lo sviluppo di nuovi impianti per la valorizzazione energetica delle biomasse di origine agricola.
Come spesso accade, la realtà produttiva segue dinamiche proprie e corre più veloce della politica, che è chiamata a prendere atto di uno scenario in rapido mutamento per permettere alle aziende di esprimersi al meglio. Sappiamo che l’opportunità di assecondare il cambiamento è, per così dire, dietro l’angolo. Nel Pnrr sono previsti stanziamenti per il settore primario pari a 1,92 miliardi di euro per lo sviluppo delle tecnologie del biogas e del biometano. Ma, in un modo produttivo predisposto al cambiamento, sono molti i comparti in cui i nuovi fondi europei possono fare la differenza. È compito del Governo sfruttare al meglio quest’occasione storica per la riforma della nostra agricoltura.