CONFEURO: FANGHI IN AGRICOLTURA, PATUANELLI INTERVENGA CON URGENZA PER FERMARE GLI SVERSAMENTI
L’utilizzo dei fanghi in agricoltura deve essere fermato quanto prima per evitare seri danni all’ambiente e alle persone – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Con una mozione presentata in questi giorni, 36 senatori del gruppo misto hanno chiesto di fermare immediatamente lo sversamento dei fanghi di depurazione nei campi agricoli per scongiurare un’ulteriore intossicazione del suolo. Nel mirino c’è in particolare la norma del cosiddetto decreto Genova del 2018, che consente di aumentare gli idrocarburi pesanti C10-C40 da 50 a 1.000 milligrammi per chilo.
L’aumento dei limiti di idrocarburi consentito dal decreto è dieci volte superiore per pericolosità e tossicità ai limiti previsti per i fanghi industriali tossici da portare in discarica – continua Tiso. I campi hanno insomma meno tutele delle discariche ed è possibile riversarvi sostanze altamente tossiche, con conseguenze nefaste per le coltivazioni e i residenti. Mentre tutta la discussione sulle politiche agricole europee si concentra sul Green Deal, non è tollerabile che simili pratiche possano continuare con l’avallo della legge.
Ai rischi già esposti, si aggiunge anche quello che i fanghi tossici possano facilitare la diffusione del Covid, come già segnalato da organizzazioni come l’Oms e l’Istituto Superiore di Sanità. La nostra Confederazione sostiene quindi la mozione presentata dai 36 senatori e chiede al ministro Patuanelli un intervento immediato, oltre a un chiaro impegno affinché lo sversamento dei fanghi tossici non sia mai più consentito.