CONFEURO: AGRICOLTURA, PER RIDURRE DIPENDENZA DA IMPORTAZIONI SVILUPPARE LE POTENZIALITÀ INESPRESSE DEL MEZZOGIORNO

  • Mar, Mar, 2022

Le conseguenze del conflitto in Ucraina hanno fatto tornare d’attualità l’esigenza di ridurre la dipendenza dalle importazioni della nostra economia, in particolare per il settore energetico e quello agricolo – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. La forte interdipendenza dei mercati sta mostrando in questi mesi i suoi reali limiti. Conseguire una maggiore autosufficienza in agricoltura è possibile, a patto di sfruttare il potenziale ancora inespresso di ampie aree del territorio italiano, che soffrono di ritardi infrastrutturali e del peso di una burocrazia che si rivela spesso un vero e proprio freno per le energie produttive.

Crediamo che i maggiori margini di sviluppo del sistema agricolo vadano ricercati nel nostro Mezzogiorno, dove tante eccellenze si sono distinte negli ultimi decenni ma che può offrire molto di più al Paese – continua Tiso. Sono proprio le terre dove si rilevano più ritardi e problemi quelle che possono permettere di compiere un balzo in avanti, sia in termini quantitativi che qualitativi. Le nuove generazioni del Sud non guardano più all’emigrazione e all’impiego nei settori secondario o terziario come all’unica possibilità di realizzazione, ma stanno riscoprendo il valore dell’agricoltura.

Non si tratta di tornare a un ideale passato rurale, ma al contrario di guardare avanti applicando al lavoro della terra le nuove tecnologie e immettendo forze nuove nel settore. Per questo riteniamo importante promuovere la formazione e la ricerca nel Meridione attraverso la creazione di un polo scientifico dedicato all’agricoltura, con il fine di catalizzare le migliori risorse umane e intellettuali. Tra i centri candidati allo sviluppo di un tale progetto c’è la città di Foggia, che oltre a essere sede di una prestigiosa facoltà di agraria, sorge in una posizione strategica nel Tavoliere delle Puglie e vanta una grande varietà di produzioni agricole.

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