CONFEURO: AGRICOLTURA, RIVEDERE IL PIANO STRATEGICO NAZIONALE ALLA LUCE DELLA CRISI UCRAINA
Le conseguenze della crisi ucraina sono destinate ad avere ripercussioni anche nel medio-lungo termine. Per questo è opportuno rivedere il Piano strategico nazionale per l’agricoltura alla luce delle evoluzioni del quadro politico internazionale – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Il Piano presentato dall’Italia a Bruxelles è il frutto di un tavolo di confronto che ha coinvolto tutte le principali realtà del mondo agricolo, permettendo di giungere a una sintesi dei bisogni più comunemente avvertiti.
La crisi internazionale in corso e l’interruzione delle abituali catene di approvvigionamento impongono un ripensamento complessivo delle strategie – continua Tiso. Il modo migliore per farlo è riprendere il lavoro da dove lo si è lasciato, convocando un nuovo tavolo che consenta in tempi brevi di riformulare le principali linee della politica agricola nazionale in funzione dei veloci cambiamenti avvenuti nelle ultime settimane.
Tra i punti da affrontare c’è quello dell’utilizzo dei terreni a riposo, che dovrebbero essere resi coltivabili per far fronte alla scarsità di alcune derrate fondamentali. Se la proposta è condivisibile, gli effetti che produrrà sono legati alla decisione di mantenere intatti gli obiettivi in materia di sostenibilità. Le pressioni per un allentamento dei vincoli ambientali rischiano infatti di promuovere una pericolosa marcia indietro, anche in vista dell’approvazione di un altro documento: il Piano d’azione nazionale per la produzione biologica, che dovrà essere adottato dal Mipaaf in seguito all’entrata in vigore della legge sul biologico.