CONFEURO: EMERGENZA SICCITÀ, PRIORITARIO INVESTIRE NELLA RETE IDRICA E NELLA COSTRUZIONE DI NUOVI INVASI

  • Apr, Mar, 2022

L’emergenza siccità non è legata solo alla carenza di piogge e ai cambiamenti climatici, ma anche alle falle della rete idrica italiana che riesce a conservare solo l’11% di questo prezioso bene – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Mentre l’attenzione di media e decisori politici si concentra sulle conseguenze del riscaldamento globale, l’inadeguatezza delle nostre infrastrutture passa troppo spesso inosservata. La lotta ai cambiamenti climatici va sostenuta con convinzione, ma deve essere integrata da una strategia che permetta di utilizzare al meglio le risorse al momento disponibili.

Secondo le analisi più aggiornate, la siccità degli ultimi mesi potrebbe compromettere fino al 30% della produzione agricola, oltre ad abbassarne la qualità per un danno complessivo di circa un miliardo di euro in un solo anno – continua Tiso. Nonostante le scarse precipitazioni, il nostro è un Paese ricco d’acqua, ma ne perde più di quanta riesce ad arrivare agli utilizzatori finali. Una situazione paradossale a cui va posto al più presto rimedio.

La costruzione di migliaia di invasi di piccole dimensioni a basso impatto, diffusi su tutto il territorio, è la soluzione più semplice e immediata per mitigare gli effetti della siccità. Un tale investimento metterebbe inoltre il nostro Paese nelle condizioni di affrontare al meglio possibili future emergenze. L’acqua così conservata e distribuita potrebbe poi essere utilizzata non solo a fini agricoli, ma per tutte le attività produttive. Investire nella distribuzione e nello stoccaggio dell’acqua è ormai diventato un passaggio obbligato per raggiungere i nuovi obiettivi in materia di autosufficienza alimentare ed energetica.

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