CONFEURO: INCENTIVI PER AGRICOLTURA 4.0, OTTIMA LA RISPOSTA DELLE IMPRESE. PENSARE A SOSTEGNI ANCHE PER IL BIOLOGICO
La crescita dell’Agricoltura 4.0 dimostra che gli incentivi pubblici possono fare la differenza se sono mirati e rispondono alle reali esigenze delle imprese – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Gli ultimi dati dell’Osservatorio SmartAgriFood rivelano che il mercato dell’agricoltura digitale ha raggiunto il valore di 1,6 miliardi di euro, grazie soprattutto ai fondi stanziati dal Governo. Se nel 2019 l’Agricoltura 4.0 valeva in Italia soltanto 450 milioni di euro, nel 2020 – nonostante la crisi sanitaria – c’è stata una crescita consistente di quasi il 200% rispetto all’anno precedente.
Lo sviluppo del digitale, requisito essenziale per il futuro del settore, è una storia di successo da cui possiamo apprendere lezioni utili anche in altri contesti – prosegue Tiso. Le imprese agricole hanno infatti dimostrato grande reattività agli incentivi statali e voglia di sperimentare e innovare, confutando l’opinione ancora troppo diffusa che le vorrebbe ancorate al passato. Basti pensare che il 73% delle aziende intervistate dall’Osservatorio Smart AgriFood ha dichiarato di aver utilizzato almeno un incentivo.
Questi dati portano inevitabilmente a interrogarsi sulla potenziale efficacia di un analogo piano di sostegno mirato a promuovere la transizione verde della nostra agricoltura. Del resto, sono proprio le pratiche biologiche quelle che possono avvalersi con maggiore profitto delle tecnologie 4.0, consentendo significativi risparmi in termini di risorse naturali ed energia. Crediamo che i margini di miglioramento e trasformazione del primo settore siano ancora ampi e che, con la necessaria volontà politica, sia possibile sfruttarli fino in fondo.