CONFEURO: PUGLIA, SEMPLIFICARE LE PROCEDURE DI IMPIEGO PER RISPONDERE ALLA CARENZA DI MANODOPERA AGRICOLA
A oltre due anni dallo scoppio dell’emergenza sanitaria i raccolti in Puglia sono di nuovo a rischio per la mancanza di manodopera – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. L’agricoltura in questa regione occupa mediamente 1,2 milioni di persone, ma nel periodo dei raccolti c’è bisogno di ulteriore forza lavoro per far sì che la produzione arrivi dai campi alle tavole dei consumatori. La programmazione dei flussi dei braccianti dall’estero si è rivelata però inadeguata a rispondere alle esigenze delle imprese agricole.
Prima ancora di espandere le coltivazioni per avvicinarsi all’autosufficienza alimentare, bisogna agire per salvare le produzioni già disponibili, consentendo alla manodopera italiana e straniera di dare il proprio contributo – continua Tiso. A questo fine, oltre a facilitare l’ingresso dei braccianti dall’estero, crediamo siano indispensabili misure per avvicinare gli italiani al nostro settore.
Sosteniamo perciò la proposta avanzata anche da altre organizzazioni di dare la possibilità a quanti percepiscono ammortizzatori sociali, studenti e pensionati di essere impiegati nei campi semplificando le procedure del lavoro agricolo. Secondo alcuni calcoli, sono almeno 25mila gli italiani che potrebbero usufruire di un tale provvedimento, consentendo di porre rimedio alla mancanza di manodopera. La semplificazione e la promozione del lavoro agricolo avrebbe anche l’effetto di avvicinare migliaia di persone a un settore che attrae sempre più giovani e donne e che può diventare il perno della rinascita economica e sociale del nostro Paese.