CONFEURO: SICCITÀ, CON AGRICOLTURA 4.0 IRRIGAZIONI PIÙ EFFICIENTI MA OCCORRE ACCELERARE LA CONVERSIONE DIGITALE

  • Lug, Ven, 2022

La grave siccità in corso impone un’accelerazione del processo di digitalizzazione della nostra agricoltura, con particolare attenzione alle applicazioni che permettono di irrigare in modo più efficiente ottimizzando l’utilizzo delle risorse idriche – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo l’ultima elaborazione di Cai-Consorzi Agrari d’Italia, grazie a un mix di tecnologie che vanno dalle stazioni meteo ai sensori di umidità per arrivare all’intelligenza artificiale, è possibile ridurre fino al 20% i consumi d’acqua per le coltivazioni rispetto agli standard attuali.
Con l’evolversi e il diffondersi del digitale, si calcola che in futuro i risparmi potrebbero arrivare addirittura al 50% – continua Tiso. È perciò determinante investire con maggiore decisione sulla digitalizzazione del primo settore per dare una risposta immediata alla crisi in corso. Insieme al rinnovamento della rete idrica ormai obsoleta, la diffusione dell’Agricoltura 4.0 porterebbe benefici a lungo termine di cui potremmo usufruire anche quando l’emergenza sarà terminata.
Uno dei principali ostacoli alla digitalizzazione è il coinvolgimento delle piccole e medie aziende, che non sempre dispongono delle risorse da investire in formazione e aggiornamento tecnologico. Affinché si realizzi la rivoluzione digitale deve essere accessibile a tutti, non solo alle grandi imprese agricole. Serve per questo un’azione coordinata di Governo e Regioni per mettere tutti i coltivatori nelle condizioni di rinnovarsi. A questo fine potrebbe rivelarsi opportuna la defiscalizzazione delle spese per la digitalizzazione sostenute dalle aziende agricole.

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