CONFEURO: LAVORATORI STRANIERI E IMPRESE, IL MONDO AGRICOLO HA BISOGNO DI UNA VERA SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA

  • Ott, Ven, 2022

Sono sempre di più i lavoratori stranieri impiegati in agricoltura, ma per contrastare sfruttamento e lavoro nero è necessaria una seria opera di semplificazione burocratica – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo l’ultimo Dossier statistico sull’immigrazione, curato da Idos con il Centro studi Confronti e l’Istituto di studi politici “S. Pio V”, i lavoratori stranieri impiegati in agricoltura hanno registrato un lieve aumento, passando da 357.768 nel 2020 a 358.314 nel 2021. Sono loro a coprire il 30,4% del totale delle giornate di lavoro del settore.

Lo snellimento delle procedure amministrative è una delle misure più urgenti non solo per i lavoratori stranieri, ma per tutto il mondo agricolo – continua Tiso. Mai come in questo periodo di crisi è stato così forte il bisogno di poter contare su una pubblica amministrazione vicina a imprese e cittadini. Nessuna politica agricola, per quanto ben congegnata, può avere successo se frenata da troppi adempimenti burocratici: per centrare gli obiettivi servono procedure semplici e chiare.

Sulla semplificazione burocratica si gioca buona parte del successo delle prossime iniziative del nuovo Governo. All’esecutivo chiediamo di ascoltare esigenze e problemi delle aziende agricole per alleggerire il carico burocratico. A questo fine riteniamo importante agire in collaborazione con le reti imprenditoriali e le associazioni di categoria, affermando un principio di responsabilizzazione diffusa fondata su un rinnovato dialogo tra pubblico e privato.  

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