CONFEURO: PESTICIDI NEI CIBI IMPORTATI, SERVONO CONTROLLI PIÙ SEVERI. NON C’È SOVRANITÀ SENZA SOSTENIBILITÀ
La sovranità alimentare che il nuovo Governo ha posto al centro della sua agenda non potrà dirsi completa se non garantirà controlli severi anche sui cibi importati – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Il doppio standard dell’Europa sui pesticidi è ancora una realtà: molte sostanze pericolose sono vietate nel Vecchio continente, ma continuano ad essere esportate dagli Stati membri verso Paesi da cui importiamo alimenti. La conseguenza è che questi ultimi non rispettano le normative Ue in materia di fitofarmaci e rappresentano una minaccia per la salute dei consumatori.
Al problema della sicurezza del cibo si aggiunge quello della concorrenza che i produttori esteri, con meno vincoli, sono in grado di fare ai coltivatori europei – continua Tiso. Questo meccanismo facilita insomma l’arrivo di cibo meno sicuro e si traduce in uno svantaggio competitivo per la nostra agricoltura.
Non riusciamo a immaginare una sovranità alimentare che non includa tra i suoi pilastri la sostenibilità, conseguibile solo grazie a una conversione agroecologica. Gli stessi standard devono inoltre essere applicati agli alimenti importati, per non aprire una falla che renderebbe vani gli sforzi a livello nazionale ed europeo. Attendiamo per questo una presa di posizione chiara del Governo sulla necessità di realizzare una transizione verde dell’agricoltura italiana.