La gestione del suolo continua a soffrire della mancanza di programmazione e controlli, mentre il suo consumo accelera di anno in anno – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. La Giornata mondiale del suolo che si celebra oggi fa emergere un record negativo del nostro Paese: secondo l’Ispra, nel 2021 sono stati persi in media 19 ettari al giorno, il valore più alto degli ultimi dieci anni. In totale sono 21.500 i km quadrati cementificati, dei quali ben 5.400 occupati da edifici.

Per un Paese ad alto rischio idrogeologico come il nostro, gli ultimi dati non sono certo incoraggianti e mostrano gravi carenze a tutti i livelli della pubblica amministrazione – continua Tiso. La tragedia di Ischia è solo l’ultima di una lunga serie di disastri che si sarebbero potuti evitare grazie a una maggiore attenzione a una risorsa preziosa e non rinnovabile come il suolo. Siamo per questo favorevoli a una legge che ne disciplini il consumo, a patto che sia inserita in un più ampio programma volto alla tutela del nostro territorio.

Un grande aiuto alla salvaguardia del suolo può venire dall’agricoltura sostenibile, l’unica in grado di rigenerare i terreni e di tutelarne il valore e la biodiversità. I coltivatori svolgono la funzione essenziale di presidio del territorio e con la loro attività contribuiscono alla valorizzazione del suolo, proteggendolo da speculazioni e cementificazione. Una strategia vincente deve pertanto prevedere un rilancio della sostenibilità, intesa nel suo senso più ampio, sia per le attività agricole che per quelle forestali.