DAI ROVI ALLA VIGNA MODELLO: MA L’AGRICOLTORE È CONDANNATO

Lug 13, 2017 | Dalla Confeuro

Dai rovi e dalle piante infestanti ha creato una vigna modello. Vino Ansonica pregiatissimo, novemila bottiglie l’anno, vendute per metà in Italia e per l’altra metà esportate all’estero e molto ricercate. Ma adesso quella terra sublime di quel tratto insulare della Maremma, l’Isola del Giglio, sta diventando amarissima per Francesco Romano Carfagna, 66 anni, romano di nascita e gigliese d’adozione, e addirittura l’aver pulito un pezzo del suo terreno da rovi, appena 100 metri quadrati di sterpaglie, mirti e lentischi, potrebbe costargli la galera.
Il tribunale di Grosseto lo ha condannato, con un decreto penale (dunque senza dibattimento) per il reato gravissimo di lottizzazione abusiva a scopo edilizio. Francesco deve pagare al più presto 8 mila euro, che possono essere ridotti a 5 mila con l’aggiunta di 11 giorni di carcere. Perché la legge, che il giudice ha applicato, prevede che se un terreno fa parte di un parco naturale, come nel caso del vigneto di Carfagna (in tutto tre ettari) non si possono togliere senza permesso neppure le erbacce. Dura lex sed lex? «Sì, però se la legge è ingiusta si può cambiare e questa sarà la mia prossima battaglia», annuncia Carfagna, che ha ricevuto anche una lettera «molto cortese e di interesse per il mio caso» dal segretario del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.
Francesco le sfide ce le ha nel sangue. Faceva il professore di matematica al liceo, posto fisso, stipendio garantito. Ma nel Dna aveva la passione per la natura e la viticoltura. Così, un mattino di trent’anni fa, decide di licenziarsi e andare ad abitare con la famiglia all’Isola del Giglio e mettere su un’azienda. Amici e gente del posto lo prendono per matto. Ma lui trasforma il «niente» in un’azienda vitivinicola. Compra un terreno abbandonato vicino al faro di Capel Rosso. Siamo nell’estremità meridionale dell’isola. Un luogo magnifico con un microclima particolare che aiuta i vitigni di qualità a diventare eccellenti. E il miracolo accade.

Fonte: Il Corriere della Sera