Con l’entrata in vigore del Regolamento Europeo, che fa obbligo di riportare in etichetta l’origine degli ingredienti contenuti nei barattoli,
In esecuzione dell’art.26 del Reg.1169/2011 – ha cancellato i 4 decreti Martina sull’etichettatura d’origine di Latte e formaggi, pasta, riso e derivati del pomodoro lavorato dalle industrie Alimentari.
Insomma tutto ritorna volontario, è quindi c’è da scommettere che ci saranno le strutture serie che continueranno ad applicare i Decreti Martina, altri devo rispettare solo il Regolamento Comunitario.
Ritornano di moda gli appelli, le promesse, i vedremo, è poi i trasformatori :”noi siamo tenuti al rispetto delle regole Superiori e quindi nella piena legalità manipolano e trasformiamo derrate, in assoluta trasparenza”
Ormai in ordine alle regole che caratterizzano il sistema Agroalimentare, noi cittadini siamo sempre l’ultima rotta del carro, costretti a consumare al buio e non sempre tutto fila, spesso inciampiamo e
ignari consumiamo prodotti cinesi, spacciati per DOP e IGP.
Riteniamo utile passare la palla ai nuovi statisti, forse sono più sensibili dei venditori di fumo, che checché se ne dica stanno ancora governando!!
Intanto ignari siam o tutti impettiti, in Italia si mangia all’italiana, anche se a cominciare dalla pasta – grano ucraino e canadese – pomodoro cinese, carne Cilena, frutta esotica, vino francese.
Importante è che il cibo è rigorosamente etichettato Made in Italy.