INAUGURATA LA PRIMA FATTORIA URBANA…SOTTERRANEA DI PARIGI

Apr 19, 2018 | Dalla Confeuro

Parigi si è dotata della prima fattoria urbana sotterranea. Sabato Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, ha inaugurato il progetto La Caverne.
Questo nuovo tipo di “coltivazione” si trova in un parcheggio del 18° arrondissement in un sotterraneo di 3.500 metri quadrati. L’obiettivo di questa fattoria è di produrre, ogni anno, 150 tonnellate di indivia e 40 tonnellate di funghi, certificati “agricoltura biologica”. Le verdure saranno poi commercializzate localmente dalla start-up Cycloponics.
Il progetto rientra nel “piano per l’agricoltura urbana” del comune, il cui obiettivo è di consacrare all’agricoltura urbana 100 ettari di tetti, facciate e muri vegetali entro il 2020. Lo scopo del comune è di proporre una “alimentazione sostenibile e un’agricoltura urbana” della città, oltre a quello di ridurre la distanza media percorsa da un alimento prima di arrivare sulle tavole dei parigini. Oggi, in media, è di 660 km. Così, l’amministrazione comunale conclude contratti per approvvigionare il più
possibile la ristorazione collettiva della città con prodotti locali. La capitale vuole portare al 50% la parte di alimentazione sostenibile nei circa 1.300 stabilimenti della ristorazione collettiva entro il 2020. Vuole inoltre sviluppare i circuiti brevi con progetti come quello della fattoria sotterranea.
L’esperienza parigina segue quella del Giappone e quella di Londra, pioniera in Europa con la sua Growing Underground fattoria urbana sotterranea inaugurata nel 2015 che prevede la coltivazione di micro-vegetali senza l’impiego di terra e luce solare. I germogli vengono coltivati grazie alla tecnica idroponica che consiste nel riporre i semi su una matrice attraverso la quale viene fatta passare dell’acqua ricca di nutrienti minerali, acqua che sarà successivamente drenata e raccolta per evitare sprechi. Per compensare l’assenza di luce solare, sopra le culture, sono state installate delle luci a LED in grado di fornire a ogni piantina l’esatta quantità di luce necessaria alla crescita.
I vantaggi legati a questo tipo di coltivazione sono molteplici: un ambiente totalmente controllato e privo di smog, piantine non sottoposte a drastici cambi di temperatura e maltempo, riduzione dell’importazione di frutta e verdura, minori emissioni di anidride carbonica e promozione del commercio a km zero, si stima che i prodotti della fattoria urbana possano raggiungere i ristoranti della zona M5 di Londra in poco meno di quattro ore. Da non sottovalutare anche il risparmio di acqua, se ne usa il 70% in meno rispetto ai consumi in agricoltura tradizionale e l’uso esclusivo di energia verde per tutti gli impianti di illuminazione e di trasporto utilizzati nella fattoria.
Unico neo è l’impossibilità di calcolare l’effettivo abbattimento dei costi rispetto all’agricoltura tradizionale.