CONFEURO: AGRICOLTURA PIÙ FORTE DELLA CRISI, MA È INDISPENSABILE STIMOLARE CONSUMI CON RIAPERTURE CONTROLLATE DELLA RISTORAZIONE

Apr 8, 2021 | Comunicati

horeca

Quasi metà delle aziende agricole ha affrontato la crisi coronavirus esclusivamente con le proprie risorse, senza ricevere alcun aiuto pubblico – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, il 40,8% degli imprenditori del settore primario ce l’ha fatta senza far ricorso a fondi o sussidi, dimostrando grande capacità di resistenza in un anno che ha presentato sfide e difficoltà senza precedenti.

Da una parte il dato è incoraggiante e conferma come l’agricoltura sia stata fondamentale per il sistema Paese. Dall’altra, resta il fatto che importanti sbocchi commerciali per la produzione agricola, come quello della ristorazione e l’alberghiero, sono tuttora limitati dalle restrizioni rendendo difficile per i coltivatori recuperare le perdite subite e ritornare ai livelli di produzione pre-crisi – continua Tiso. Tra le conseguenze dell’emergenza sanitaria, ci sono inoltre l’aumento dei costi di produzione (+7,5%) e la mancanza di liquidità. Misure come il taglio del costo del lavoro e la sospensione dei mutui bancari sono importanti, ma da sole non bastano a rilanciare il settore.

Occorre pertanto prevedere nuove azioni che consentano di rimettere in moto il meccanismo dei consumi interni, con una riapertura almeno parziale e controllata del settore Horeca, che riveste grande importanza per il primario ed è stato fin troppo penalizzato. La crisi offre infine un’opportunità unica per favorire la trasformazione della produzione agricola, indirizzando gli investimenti delle imprese verso pratiche agroecologiche attraverso un programma mirato di incentivi e decontribuzioni.