CONFEURO: PNRR, ASSENTI AGROECOLOGIA E BIOLOGICO. PER TRANSIZIONE VERDE NECESSARIO CAMBIARE APPROCCIO

  • Mag, Mer, 2021

Le misure per l’agricoltura all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono frutto di un approccio che ricorda le politiche industriali degli anni passati. Si tratta di un’impostazione che è necessario superare se si vuole realizzare una vera transizione ecologica – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Prima ancora della quantità di fondi destinati al settore primario, è l’impianto generale a suscitare perplessità. Come alcuni osservatori hanno già sottolineato, nel piano non c’è infatti alcun riferimento all’agroecologia e all’agricoltura biologica. Un’omissione in aperta contraddizione con gli obiettivi del Green Deal europeo che non può passare inosservata.

Per l’agroalimentare il Governo ha stanziato 6,8 miliardi di euro con lo scopo di migliorare le dotazioni logistiche, promuovere il fotovoltaico, ammodernare le macchine agricole e favorire i contratti di filiera – prosegue Tiso. Gli obiettivi, di per sé condivisibili, sono inseriti in un’agenda che non restituisce la dovuta centralità al cibo, all’ambiente e alla salute dei consumatori. Persiste la visione che considera l’agricoltura un settore accessorio all’industria, dimenticando le importanti ricadute che il primario ha su tutti gli aspetti della vita.

La nuova consapevolezza che assegna all’agricoltura un ruolo centrale non solo nel sistema economico, ma anche nella lotta per la difesa dell’ambiente e nel contrasto al cambiamento climatico, non è rispecchiata se non in minima parte dal piano del Governo. Tale debolezza di visione conferma che il primo indispensabile cambiamento per realizzare una rivoluzione verde è di tipo culturale.

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