CONFEURO: PAC E BIOLOGICO, L’EUROPA RECUPERI LA COERENZA PERDUTA
L’Europa sembra procedere su due binari ben distinti: da una parte l’enunciazione di principi condivisibili sui cui fondare l’agricoltura del futuro, dall’altra una cronica incapacità di far seguire alle parole i fatti quando arriva il momento delle decisioni – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Ne è un’ulteriore riprova l’ultimo testo approvato dal Parlamento europeo, che invoca limiti più vincolanti per l’utilizzo dei pesticidi, maggiori superfici per il biologico e la garanzia di un reddito equo per gli agricoltori che adottano pratiche sostenibili.
Il Parlamento europeo ha affrontato i temi legati all’agroalimentare a partire dalla strategia ‘Farm to Fork’, presentata dalla Commissione europea il maggio scorso – continua Tiso. Alcuni nodi non sono stati ancora sciolti. Sull’etichetta nutrizionale, per esempio, gli eurodeputati non si sono espressi, invitando semplicemente la Commissione a costruirla sulla base delle evidenze scientifiche disponibili. C’è per contro un’apertura sulle nuove tecniche genomiche su cui abbiamo già espresso le nostri forti perplessità.
In generale, dal Parlamento europeo giunge comunque un invito a fare di più sul fronte della sostenibilità. Di fronte a tale posizione, è inevitabile ricordare come l’accordo sulla nuova Pac, che copre circa il 33% del bilancio dell’Unione, abbia in gran parte tradito i principi alla base delle nuove strategie europee e del Green Deal. Se intende realizzare una rivoluzione verde, l’Europa è chiamata a ritrovare coerenza e unità tra principi enunciati e azioni intraprese.