CONFEURO: CLIMA, IMPEGNI PRESI A ROMA E GLASGOW SONO UN BUON INIZIO MA PESA L’ASSENZA DI ALCUNI PAESI CHIAVE

  • Nov, Mar, 2021

Nel corso del G20 di Roma e della Cop di Glasgow, i leader mondiali hanno cercato di tradurre in obiettivi concreti l’impegno sul clima riuscendoci solo in parte – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. I rappresentanti delle massime potenze mondiali si sono impegnati ad azzerare le emissioni nette intorno alla metà del secolo, senza tuttavia fornire una scadenza temporale precisa. È stato insomma fissato un traguardo importante, senza però stabilire dove sarà posizionata la linea di arrivo. Sull’efficacia dell’accordo pesano anche le prese di distanza di Paesi chiave come Cina, India, Russia e Arabia Saudita, che hanno spinto per non inserire la scadenza del 2050 e disporre così di maggiore discrezionalità.

I due summit sono comunque un buon inizio sulla strada che conduce a un sistema economico e produttivo sostenibile – continua Tiso. Il fatto che la lotta ai cambiamenti climatici sia ormai entrata nell’agenda internazionale implica che nessun governo potrà più ignorarla e che le principali potenze del mondo saranno chiamate a rendere conto del loro operato. La sfida climatica è stabilmente sul tavolo dei negoziati internazionali e non potrà essere facilmente archiviata.

A Glasgow i lavori proseguiranno fino al 12 novembre, ma sono già stati fissati alcuni obiettivi che fanno ben sperare per il futuro, come quello di porre fine alla deforestazione entro il 2030. Resta però cruciale monitorare la fase attuativa degli impegni annunciati per capire se le misure prese potranno avere un reale impatto sul clima e sull’ambiente. Per questo è necessario un esercizio quotidiano di attenzione per comprendere la ricaduta nel lungo termine degli annunci che si succedono in queste ore.

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