Il made in Italy va difeso dai tentativi di imitazione attraverso tutti gli strumenti a disposizione. Considerata la grande rilevanza assunta dall’e-commerce anche nella distribuzione dei prodotti agroalimentari, l’accordo siglato tra il Mipaaf e Amazon per la tutela delle nostre eccellenze è un passo nella giusta direzione – afferma Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Il fenomeno dell’Italian Sounding, una forma di contraffazione che sfrutta la fama e la forza di attrazione dei nostri prodotti nel mondo, ha raggiunto proporzioni preoccupanti: si stima che il volume d’affari complessivo di questo tipo di frodi superi ormai i 100 miliardi di euro.  

L’’e-commerce, più ancora delle tradizionali forme di distribuzione, presenta alti rischi di contraffazione – continua Tiso. Non è un caso che un gigante mondiale come Amazon si stia adoperando per tutelare i marchi italiani, perché a essere in gioco non è solo la corretta competizione sul mercato ma anche la fiducia dei consumatori.

Accordi come quello siglato con un leader della distribuzione del calibro di Amazon provano che il fenomeno della contraffazione ha raggiunto ormai dimensioni planetarie e che richiede soluzioni condivise. Se i protocolli con attori privati sono positivi, resta imprescindibile difendere il made in Italy nelle sedi istituzionali. A questo proposito, l’Unione europea non ha ancora mostrato la chiara volontà di contrastare la sempre più diffusa contraffazione dei prodotti italiani, come conferma la recente vicenda del Prosek. Chiediamo pertanto al Governo italiano di continuare a battersi a difesa delle nostre eccellenze affinché Bruxelles garantisca la loro piena tutela.