CONFEURO: MANOVRA, COSÌ IL PAESE NON RIPARTE. RIMETTERE AL CENTRO GIOVANI E SEMPLIFICAZIONE
La manovra non dà risposte ai giovani e inciampa ancora una volta sulla semplificazione burocratica, che dovrebbe essere una priorità ma è di fatto assente – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Sul fronte della riforma fiscale, delle pensioni e del lavoro la legge di Bilancio ha deluso le aspettative, mantenendo in vita molte iniquità del sistema precedente. Tra queste, per esempio, la mancata differenziazione tra pensioni d’oro e pensioni ordinarie.
Poco utile, inoltre, è ridurre le aliquote se al contempo non si semplifica la burocrazia, alleggerendo il peso che grava sulle aziende in termini di procedure e adempimenti – continua Tiso. Manca anche la svolta a favore dei giovani, che molti avevano auspicato chiedendo un azzeramento dei contributi per gli under 35 con una misura strutturale e non con un semplice provvedimento una tantum.
Più in generale, la manovra manca di una visione politica complessiva ed è composta di tanti piccoli tasselli che messi insieme non riescono a comporre un disegno coerente. In sostanza, affronta tante questioni ma non ne risolve nessuna. La nostra Confederazione chiede al governo di ripensare il documento proposto e di rimettere al centro due priorità fondamentali come il sostegno alle nuove generazioni e la sburocratizzazione. Per far ripartire il Paese l’esecutivo può e deve fare di più – conclude Tiso.