CONFEURO: EFFETTO GUERRA, PER L’AGRICOLTURA CRISI DI PORTATA STRAORDINARIA. SERVE MOBILITAZIONE DI TUTTO IL PAESE

  • Mar, Lun, 2022

Col passare delle settimane i dati sul reale impatto della guerra in Ucraina diventano più chiari e delineano una crisi di portata straordinaria per l’agricoltura, in uno scenario per lo più inedito come quello bellico – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), quest’anno il 30% delle imprese del settore rischia di registrare un reddito negativo, mentre prima della crisi erano il 7%. Se a ciò si aggiungono i danni prodotti dalla siccità, che potrebbe causare perdite del 60% per i raccolti di grano e mais, è facile comprendere che occorre una mobilitazione di tutto il Paese per affrontare la tempesta in corso.

L’aumento medio dei costi per le aziende agricole è di oltre 15.700 euro, tanto che una su dieci potrebbe non essere in grado di sostenere le spese dirette necessarie a realizzare un processo produttivo – continua Tiso. Lo stanziamento di nuovi fondi, come quelli previsti dal decreto Ucraina, possono portare sollievo nel breve termine ma non tracciano la via di uscita da una crisi la cui durata è molto difficile da prevedere.

Mentre si stanno ridisegnando gli equilibri geopolitici globali è necessario trovare soluzioni che possano offrire al primo settore garanzie nel lungo periodo, prendendo atto dei grandi cambiamenti a cui assistiamo. Ignorarli significherebbe soltanto rimandare di qualche mese nodi come quello dell’autosufficienza alimentare e della siccità, che richiedono risposte immediate. Per la nostra Confederazione la strada maestra resta quella di puntare sulla sostenibilità e sullo sviluppo del pieno potenziale dell’agricoltura locale con investimenti mirati.

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