CONFEURO: SCORTE ALIMENTARI, A RISCHIO ANCHE I PAESI POVERI. UNITÀ EUROPA E NUOVE ALLEANZE PER SUPERARE LA CRISI
Gli effetti della crisi politica ed economica potrebbero cominciare a farsi sentire anche a molti km di distanza dal suo epicentro, coinvolgendo i Paesi in via di sviluppo dell’Asia e dell’Africa orientale – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo il vicedirettore della Fao Maurizio Martina, il rischio è che alcune di queste nazioni vedano diminuire le loro scorte alimentari a causa della rottura delle catene di approvvigionamento provocata dalla guerra.
L’appello lanciato dalla Fao dimostra che la crisi in corso coinvolge tutto il pianeta con poche eccezioni – continua Tiso. Per questo motivo è necessaria una mobilitazione di forze all’altezza dell’emergenza. Se è bene che i singoli Paesi facciano di tutto per raggiungere una maggiore autosufficienza alimentare, da soli non è tuttavia possibile attraversare indenni la tempesta. Occorre quindi rafforzare le alleanze e siglare nuovi accordi per generare nuovi flussi di scambio che consentano di tutelare l’accesso al cibo delle popolazioni, incluse quelle dei Paesi più poveri.
Come ha sottolineato il ministro Patuanelli, l’obiettivo della sovranità alimentare è più europeo che dei singoli Stati membri e va accompagnato dalla reciprocità con i Paesi terzi. La tentazione di arroccarsi in una posizione di difesa dei propri privilegi non può che portare a un aggravamento della crisi e minare la capacità di risposta dell’Europa nel suo insieme. Il Vecchio continente, infine, è chiamato a non dimenticare i Paesi in via di sviluppo, che potrebbero risentire a breve dell’onda lunga della guerra.