Per affrontare nel migliore dei modi la grave crisi in corso è necessario tutelare prima di tutto i lavoratori più deboli, riportando al centro del dibattito il salario minimo – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Si tratta di un punto imprescindibile per distribuire in modo equo lo sforzo che è richiesto in questa fase a tutti gli italiani. Ci sono poi temi quali le risorse ancora insufficienti, la precarietà del lavoro e le pensioni che non possono essere rimandati sine die.  

Il Governo ha finalmente riaperto le porte al confronto con le parti sociali. Se l’idea di un patto strutturale è senz’altro condivisibile, sulle misure che dovrebbe includere c’è ancora molta distanza – continua Tiso. Occorre ridisegnare la politica fiscale per adeguarla al nuovo scenario, pensando a nuovi criteri di progressività. Ma è anche necessaria una voce più forte in sede europea per rivedere vincoli che, almeno in questo momento, non hanno ragione di essere.

Il mondo agricolo, come gli altri settori, chiede inoltre di tenere nel dovuto conto l’aumento dei costi dell’energia, evitando speculazioni, e investimenti strutturati per il decollo delle rinnovabili. La crisi energetica offre un’occasione senza precedenti per accelerare su questo fronte e non possiamo lasciarcela sfuggire. Resta infine aperto il capitolo delle spese militari, che sottrarrebbero risorse preziose alle misure di tutela sociale.