CONFEURO: DAI PESTICIDI AGLI OGM, CON LA CRISI UCRAINA L’AGRICOLTURA EUROPEA RISCHIA UNA PERICOLOSA INVERSIONE DI MARCIA
La crisi ucraina rischia di riportare indietro le lancette dell’agricoltura europea, cancellando in un colpo solo il Green Deal e le misure pensate per entrare in una nuova era di sostenibilità – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Mentre l’aumento dei costi del gas sta accelerando il processo di transizione energetica verso le fonti rinnovabili, in agricoltura si assiste a un fenomeno opposto: le lobby dell’agroindustria stanno guadagnando sempre più terreno nel tentativo di mettere un freno alle nuove strategie europee per un’agricoltura più verde.
I timori di un’inversione di marcia stanno già diventando realtà – prosegue Tiso. Entro marzo sarebbero infatti dovute diventare operative due misure essenziali, come la riduzione del 50% dei pesticidi entro il 2030 e la rimodulazione dei finanziamenti alle imprese agricole a favore di quelle medie e piccole. Sono state invece rinviate sine die, con il pericolo concreto che per entrambe le questioni la discussione debba ricominciare da zero una volta terminata l’emergenza.
Preoccupazioni simili destano le pressioni per imporre una deregolamentazione degli Ogm, che potrebbe avere conseguenze irreversibili in caso di contaminazione delle colture tradizionali e di quelle biologiche, vanificando gli sforzi fatti sinora dai nostri agricoltori per mantenere un elevato standard di qualità. La ricerca in questo campo può e deve proseguire nei laboratori accreditati e svolgersi nel rispetto dell’attuale legislazione europea.