CONFEURO: CARO ENERGIA, CONTENERE GLI AUMENTI DEI PREZZI PER RESTITUIRE FIDUCIA ALLE IMPRESE
Le imprese agricole hanno resistito all’emergenza coronavirus meglio di quelle degli altri settori, ma rischiano di vedere vanificati gli sforzi compiuti finora a causa dell’aumento dei costi di energia e materie prime – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo l’ultima indagine condotta da Ismea su un campione di 795 imprese agricole e 586 industrie di trasformazione, la fiducia degli operatori è a livelli minimi, più bassi ancora di quelli registrati nei momenti più acuti della crisi sanitaria.
I comparti che manifestano maggiori preoccupazioni sono la zootecnia da carne e da latte e i seminativi, mentre resistono quello vinicolo e le coltivazioni legnose – continua Tiso. A incidere sono gli aumenti dei costi correnti e gli eventi climatici, ma anche la difficoltà nel reperire personale e materie prime. Tra queste ultime, a scarseggiare sono soprattutto i fertilizzanti. È interessante notare come la crisi di fiducia non sia legata al fatturato, che per i due terzi delle imprese è rimasto stabile.
La fiducia delle imprese è un indicatore cruciale per comprendere lo stato di salute di un settore, ancor più dei dati puramente economici. I coltivatori non l’hanno smarrita nemmeno nelle settimane più difficili della crisi coronavirus, ma se saranno lasciati soli non avranno possibilità di incidere sull’andamento dei costi sui mercati internazionali. È compito del Governo e delle istituzioni europee contenere gli aumenti per difendere un settore strategico come l’agricoltura.