CONFEURO: CAMBIAMENTI CLIMATICI, COSTI SEMPRE PIÙ ALTI MA I PAESI PIÙ RICCHI NON DIMOSTRANO VOLONTÀ DI AGIRE

Giu 9, 2022 | Comunicati

cambiamenti climatici

Combattere i cambiamenti climatici è sempre più costoso, ma sono proprio i Paesi ricchi a non farsi carico delle spese che spetterebbero loro in quanto principali inquinatori – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Secondo l’ultimo rapporto di Oxfam, i responsabili della maggior parte delle emissioni di CO2 non dimostrano nei fatti una reale volontà di agire per il clima, avendo stanziato solo il 54% di quanto richiesto dalle Nazioni unite.

Si calcola che Il costo degli eventi meteorologici estremi nel 2021 abbia raggiunto i 329 miliardi di dollari, il dato più alto mai registrato – continua Tiso. Una cifra che corrisponde a quasi al doppio della somma stanziata per i Paesi in via di sviluppo nello stesso anno. La comunità internazionale non è insomma riuscita a introdurre criteri di equità nello sforzo per ridurre il riscaldamento globale. Oltre a causare al pianeta, i cambiamenti climatici sono quindi un ulteriore fattore di disuguaglianza.  

Restiamo convinti che una delle principali armi per difendere l’ambiente e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sia un’agricoltura sostenibile, e che una quota adeguata di fondi debba essere destinata alla transizione agroecologica del primo settore. Tuttavia, senza un’assunzione di responsabilità da parte dei Paesi industrializzati e delle grandi multinazionali, non sarà possibile alcuna svolta verde. Per questo è indispensabile che siano i più ricchi a fare il primo passo, cercando di innescare un meccanismo virtuoso che coinvolga anche i Paesi meno sviluppati.