CONFEURO: GIORNATA MONDIALE ALIMENTAZIONE, FAME E SPRECO SONO ANCORA UNA REALTÀ. RIPENSARE METODI DI PRODUZIONE E STILI ALIMENTARI

  • Ott, Ven, 2022

Fame e spreco alimentare convivono in un pianeta dove gli squilibri dei sistemi produttivi non riescono ad assicurare a tre miliardi di persone un’alimentazione sufficiente – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che quest’anno si focalizza sul non lasciare nessuno indietro e sul miglioramento di nutrizione, ambiente e vita. La scelta di mettere insieme questi tre elementi è apprezzabile, perché sono tra loro strettamente legati.

Ogni anno vengono sprecate 1,3 tonnellate di cibo, che oltre a non finire sulla tavola dei meno abbienti producono inquinamento e seri problemi di smaltimento – continua Tiso. Una tale quantità di alimenti basterebbe per sfamare tutti, ma il sistema produttivo e i mercati non sono in grado di centrare questo obiettivo primario. Mentre l’attenzione si concentra sulle tecniche di coltivazione con maggiori rese, il vero nodo irrisolto riguarda l’organizzazione della produzione e gli stili alimentari.

Il cambiamento di cui abbiamo bisogno ora è culturale ancor prima che tecnologico, e può avvenire solo grazie a una precisa volontà politica. Privilegiare gli alimenti biologici, rispettare la stagionalità delle produzioni, valorizzare e proteggere le piccole e medie realtà locali significa ridurre al minimo gli sprechi e prendersi cura dell’ambiente e della salute dei consumatori. L’agroindustria non è riuscita a sfamare il mondo. A questo proposito i numeri sono chiari: nel 2021 il numero di persone che hanno sofferto la fame ha toccato quota 828 milioni. C’è bisogno di una radicale trasformazione dell’agricoltura mondiale per garantire a tutti il diritto a un’alimentazione sana e sufficiente.

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