Subito dopo la sua prima elezione avevamo suggerito al neoministro Maurizio Martina di mettere mano urgentemente ad Agea e Sin, che da tempo evidenziavano problemi di funzionamento. Dopo più di tre anni le cose non sono cambiate, il sistema continua a funzionare male, tanto da aver spinto la Commissione agricoltura della Camera ad avviare un’indagine conoscitiva, segno che all’epoca non ci eravamo sbagliati. A far traboccare il vaso è la mancata erogazione degli aiuti per le assicurazioni agricole agevolate delle annate 2015 e 2016. Secondo Albano Agabiti, presidente di Asnacodi, i Consorzi di difesa devono ancora avere oltre 500 milioni di euro. La Commissione, nello svolgere la sua indagine conoscitiva, nelle ultime settimane ha sentito vari soggetti coinvolti nella vicenda, a partire dal direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini alla dirigente Concetta Lo Conte, fino al direttore dell’Ente pagatore della Regione Veneto, Fabrizio Stella. Da indiscrezioni sembra che la commissione abbia intenzione di interpellare anche i dirigenti di altri organismi pagatori. Lo stesso viceministro alle politiche agricole Andrea Olivero lo scorso 25 maggio aveva dovuto rispondere a una interrogazione delle senatrici Laura Fasiolo e Maria Spilabotte del Partito Democratico sui ritardi dell’Agenzia nell’erogazione dei pagamenti Pac. Lo scenario è ulteriormente complicato dal malfunzionamento dei sistemi informatici deputati alla predisposizione del piano di coltivazione in forma grafica.
In base alle regole europee quest’anno la cosiddetta domanda grafica dovrebbe coinvolgere il 75% della superfice agricola utilizzata, obiettivo difficilmente raggiungibile in base ai comunicati stampa emanati dalle organizzazioni professionali in Emilia-Romagna e Lombardia, nonostante il termine per la presentazione delle domande Pac sia stato spostato al 15 giugno prossimo. Solo il Veneto che si è dotato di un proprio software per la preparazione della domanda grafica, acquistandolo sul mercato (le altre Regioni hanno adottato quello di Agea), non ha evidenziato problemi tali da inficiare il rispetto delle scadenze.
Nel resto del Paese ancora una volta i Caa saranno costretti a un vero tour de force lavorando 24 ore su 24 anche sabato e domenica nel tentativo di completare l’inserimento delle domande entro il 15 giugno. Sembra infatti che Agea stessa abbia suggerito ai Caa le finestre temporali utili per effettuare la compilazione grafica, che avrebbero compreso venerdì 2 giugno dalle 14.00 fino alla mezzanotte della domenica successiva senza interruzione. La procedura prevista da Agea lascerebbe peraltro alcuni dubbi in riferimento alla correttezza rispetto alle regole europee.
Infine, una circolare protocollata con data 5-6-2017 comunica che Agea provvederà a ricalcolare il valore dei titoli 2016! D’altra parte il capogruppo Pd in Commissione agricoltura della Camera, Nicodemo Oliverio, proprio il 17 maggio denunciava le difficoltà operative legate, oltre che ai malfunzionamenti, anche al continuo ricalcolo del valore dei titoli da parte di Agea.
Insomma, un vero bollettino di guerra. E nonostante illustri politici, anche del partito di Governo, diano il via a indagine conoscitive e interrogazioni parlamentari la macchina Agea-Sin prosegue imperterrita la sua corsa senza curarsi troppo delle indicazioni della politica.
Cari politici e in particolare caro ministro Maurizio Martina, stavolta è in gioco la vostra credibilità, è il momento di far vedere non solo che ci siete ancora, ma che i problemi li volete affrontare davvero al di là dei comunicati stampa e delle interviste.
Fonte: L’Informatore Agrario