E’ per me un vero onore essere qui presente alla vostra conferenza nazionale – ha dichiarato il Sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole, Giuseppe Castiglione –, ma lo è ancor di più aver potuto osservare di persona la passione del presidente uscente Rocco Tiso.
Il mio auspicio – ha continuato Castiglione – è che il mondo Confeuro continui a rappresentarci uno specchio reale del Paese per aiutarci a migliorare le politiche europee e quelle nazionali. Dobbiamo infatti tenere presente che quando parliamo di agricoltura stiamo parlando anche di assetto idrogeologico, di clima e di produzione. Il primario è un settore molto più variegato di quello che si crede, e questa è una virtù e non un difetto.
Strutture come la Confeuro – ha continuato Castiglione – devono aiutarci a destinare al meglio le risorse agricole, ma anche contribuire a superare le tante emergenze climatiche e i tanti problemi che ancora ci sono.
Le critiche sono tutte legittime e se ben mosse anche costruttive, ma dobbiamo anche guardare ai risultati positivi ottenuti da questo governo. Tra questi mi piace citare l’abolizione dell’Imu e la legge sull’agricoltura sociale.
Non bisogna dimenticare che in Italia ci sono numerosi esempi virtuosi di cui bisogna tenere conto, proprio come quelli forniti dai grandi risultati dell’export agroalimentare. Non è infatti un caso che tutti cerchino di imitarci con l’italian sounding.
Quel che voglio dire – ha proseguito Castiglione – è che ci sono diversi punti di convergenza tra l’agire del governo e il programma della Confeuro. La stessa idea di ripartire dal basso per rimettere al centro il piccolo imprenditore agricolo e la filiera agroalimentare è assolutamente valida.
Mi auguro – ha concluso Tiso – che quello della Confeuro continui ad essere un percorso radioso e costruttivo. Sono infatti certo che da una collaborazione reciproca tra l’organizzazione e il governo non potranno che nascere buone notizie per l’agricoltura e per gli agricoltori.