CONFEURO: AGRICOLTURA, TIMORI DELLE AZIENDE FRENANO LO SVILUPPO. INTERVENIRE SUI COSTI DI PRODUZIONE PER STIMOLARE GLI INVESTIMENTI

Mag 9, 2022 | Comunicati

investimenti agricoltura

L’agricoltura può mantenere la produzione ai livelli abituali anche in questi tempi difficili, ma per farlo ha bisogno di un’iniezione di forze nuove – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. In diverse regioni italiane si stanno levando appelli per il reclutamento di lavoratori da destinare ai raccolti e per far sì che i finanziamenti europei siano erogati e messi a frutto. In Veneto, per esempio, la scadenza di alcuni bandi del Piano di Sviluppo Rurale è stata prorogata per mancanza di domande, mentre a Padova mancano mille braccianti per la raccolta di ortaggi e frutta e la situazione potrebbe rivelarsi critica anche in vista della vendemmia.  

L’effetto combinato della siccità e della guerra ha accresciuto i timori delle aziende, che sono restie a investire in uno scenario di grande incertezza e instabilità – continua Tiso. Proprio quando è necessario incentivare la produzione agricola per tendere all’autosufficienza alimentare, c’è quindi il rischio che questa si contragga. Di fronte all’aumento senza precedenti dei costi dell’energia e delle materie prime, l’intervento pubblico deve essere congegnato in modo da spingere le aziende a restare sul mercato e a continuare a investire con una prospettiva di crescita.

I finanziamenti regionali per lo sviluppo rurale sono fondamentali, ma si stanno dimostrando in alcuni casi insufficienti. Per sfruttare il pieno potenziale della nostra agricoltura occorre intervenire anche sul lato dei costi di produzione e stimolare la domanda con misure che promuovano la spesa alimentare degli italiani, sostenendo sia i consumatori che le aziende produttrici di derrate essenziali.