CONFEURO: CARO CARBURANTI MACIGNO PER L’AGRICOLTURA

Feb 20, 2012 | Comunicati

I prezzi dei carburanti, che battono tutti i record ogni settimana, – dichiara il Presidente nazionale della Confeuro Rocco Tiso – fanno registrare nuovi inquietanti picchi. Nel weekend l’Eni ha ritoccato i listini portando le quotazioni della benzina in modalità servito a livelli esorbitanti: la media ponderata è salita a 1,801 euro al litro con punte sul territorio che, a causa delle accise regionali, superano quota 1,9 euro al litro, quasi il 50% in più di un litro di latte.

La spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato quella per gli alimentari. Questa situazione non è più tollerabile – sostiene Tiso – ed è ogni giorno più necessario che si prendano provvedimenti in merito, prima che gli operatori del settore agricolo vedano il prezzo della benzina schizzare a 2 euro al litro, che potrebbe rappresentare, poi, il punto di non ritorno.

Se si pensa che in Italia l’88% dei trasporti commerciali avviene su gomma – sottolinea Tiso – si palesa immediatamente anche la ricaduta economica sul settore agroalimentare. Nelle campagne il caro gasolio sta mettendo sempre più in difficoltà gli agricoltori, con un aggravio dei costi di produzione di circa il 58%, che ha certamente contribuito alla chiusura di più di 20mila aziende nel solo 2011.

Queste cause oggettive – conclude Tiso – non possono che rientrare anche nella discussione attuale e relativa all’articolo 62, tanto osteggiato dalla Gdo. Infatti numerose imprese del primario hanno chiuso nonostante vantassero significativi crediti. Diviene proprio per questo essenziale velocizzare i tempi di pagamento per le commesse a vantaggio degli operatori del mondo agricolo e continuare nell’operazione di snellimento delle procedure burocratiche.