CONFEURO:  CORONAVIRUS, GLI AGRICOLTORI AL FIANCO DEI MEDICI PER SOSTENERE IL PAESE

Mar 16, 2020 | Comunicati

C’è un’Italia che non si ferma in questi giorni di emergenza nazionale. Al fianco dei medici impegnati in prima linea per la cura dei pazienti colpiti dal coronavirus, ci sono i lavoratori del settore agricolo che continuano a lavorare per sostenere il Paese, assicurando le indispensabili forniture di beni alimentari alla popolazione – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro.
La cura dei campi richiede in questa fase forte impegno e volontà, perché in seguito alla chiusura delle frontiere e al diffuso allarme sono circa 370mila i braccianti stranieri che mancano all’appello – continua Tiso. La loro assenza genera un’ulteriore emergenza, in quanto la manodopera estera garantisce quasi un terzo delle ore lavoro. I nostri agricoltori sono quindi chiamati a uno sforzo straordinario per compensare questa mancanza ed evitare che la produzione marcisca in terra, mettendo a rischio le forniture ai mercati. In questo momento sentiamo sulle nostre spalle una grande responsabilità, che ci spinge ad andare avanti nonostante i rischi per i lavoratori della filiera agroalimentare.
Nel corso della crisi è riemersa la centralità di settori essenziali come la sanità e l’agricoltura, troppo a lungo trascurati da politiche e decisioni miopi. Tra i risvolti positivi dell’emergenza, ci auguriamo possa esserci anche la rivalutazione del settore primario. Misure straordinarie come l’innalzamento degli aiuti della Pac 2020 dal 50 al 70%, gli ammortizzatori sociali in deroga e i fondi ad hoc per le aziende più colpite – già sul tavolo del Governo – sono sicuramente positive. Ma nel lungo periodo ancora più importante sarà restituire all’agricoltura la centralità che le spetta nell’agenda politica nazionale ed europea.