Le elezioni amministrative – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sono terminate con indicazioni molto chiare al governo e al presidente del Consiglio Matteo Renzi. I cittadini infatti hanno fatto chiaramente intendere di essere stanchi di politiche indirizzate unicamente a compiacere le banche e le multinazionali.
I tanti NO arrivati all’esecutivo da questa tornata elettorale – continua Tiso – non saranno però gli ultimi, anzi, il prossimo Ottobre (il 2 o il 9) ne arriverà un altro, quello sulla riforma costituzionale, dalle conseguenze pesantissime.
Anche in questo caso infatti, proprio come accaduto nelle diverse campagne elettorali condotte dalla maggioranza in questi mesi, si è evidenziata l’arroganza e la scarsa considerazione democratica di questo governo. E onestamente solo un esecutivo di questo genere può credere di ottenere con un’unica riforma: la modifica di 47 articoli della Costituzione; la cancellazione, di fatto, delle autonomie regionali; l’innalzamento delle firme necessarie per indire un referendum e oltre altre misure decisamente anti-democratiche.
Come Confeuro – conclude Tiso -, e soprattutto come organizzazione promotrice di Radici, il movimento per il NO al referendum costituzionale, abbiamo più volte chiesto al presidente del Consiglio di avere maggiore considerazione delle idee e delle persone, ma purtroppo ancora una volta ci è stato risposto con un’arroganza e una presunzione totalmente indegne per un Paese che si definisce civile e democratico.