L’esigenza di favorire l’uso della tecnologia per massimizzare in maniera sostenibile la produttività agricola espressa a margine del G20 di Nigata – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – deve rappresentare un nuovo stimolo anche per l’Unione Europea. A tal proposito – continua Tiso – auspichiamo una maggiore incidenza di questa linea anche nella creazione ed elaborazione della prossima Politica Agricola Comune.

Come Confeuro – continua Tiso – diamo un grande valore a quella che sarà la prossima Pac; e questo non solo rispetto all’impatto che questa riforma avrà sul settore agroalimentare, ma anche per l’incidenza che può avere nella ristrutturazione di un’Europa diversa da quella di oggi.

Uno degli errori principali fatti un questi anni è stato quello di credere che il primario fosse un semplice aggregato economico. In verità – prosegue Tiso – è molto di più di questo e rappresenta un insieme di valori sociali e culturali che possono migliorare la società e il rapporto tra uomo e natura.

La nostra organizzazione – conclude Tiso – intende esporsi in tutto il suo potenziale nella battaglia sulla prossima Pac, e questo perché oggi più che mai è necessaria una Politica Agricola Comune che guardi all’evoluzione tecnologica come uno strumento per tutelare l’ambiente e affiancare le Pmi del comparto, e non, come invece vorrebbe qualcuno, per far accrescere ulteriormente gli appetiti delle multinazionali dell’agroindustria.