La stretta sull’accesso al credito per le imprese agricole, – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – ridotto nel 2012 del 22% (613 milioni di euro), sta mettendo in gravissima difficoltà gli operatori del settore e rendendo impossibile anche la gestione dell’ordinario.
I dati forniti da Ismea – continua Tiso – evidenziano come le imprese, schiacciate dal peso della crisi, dall’aumento dei costi di produzione e dalla paralisi della politica, siano costrette sempre di più, peraltro senza ricevere il necessario sostegno, a rivolgersi agli istituti finanziari.
L’agricoltura è un asse portante dell’economia nazionale e ha bisogno di una immediata strategia di rilancio. Ed è per questo – conclude Tiso – che diviene prioritario un concreto impegno istituzionale volto a garantire al mondo agricolo di continuare ad essere l’anello portante della catena produttiva italiana