CONFEURO: I GIOVANI CHIEDONO PIU’ AGRICOLTURA, MA IL GOVERNO GLI TARPA LE ALI

Dic 18, 2015 | Comunicati

I giovani – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sono quelli che più di tutti hanno capito il valore storico e le prospettive del settore agroalimentare. Ma le istituzioni nazionali non accompagnano in alcun modo questa consapevolezza, e anzi, spesso fungono da ostacolo.

Nei luoghi invece in cui le realtà locali dimostrano maggiore comprensione verso le istanze di cambiamento provenienti dai giovani nostrani – continua Tiso – i dati sono più che eloquenti. Un esempio in tal senso arriva dalla Regione Toscana con il suo bando “Pacchetto Giovani”. A fare domanda per dar vita ad una impresa agricola sono stati addirittura in 1761.

La domanda allora diventa la seguente: perché il ministero per le Politiche Agricole continua a regalare risorse ad organizzazioni e uomini che non hanno nulla a che vedere con il primario (ricordiamo il famoso emendamento “fantasma” per riesumare Federconsorzi) invece che offrire prospettive di sviluppo e crescita per i giovani italiani desiderosi di rilanciare la tradizione agricola nazionale?

Prima o poi – conclude Tiso – la politica dovrà rispondere a quesiti come questo. E che lo voglia o no, non potrà più cavarsela con la sua solita retorica fatta di annunci e promesse utili a coprire le vergogne (una su tutte il Salva-Banche) di cui è artefice.

Roma, 18/12/2015