E’ dovere di chi tiene alle sorti del mondo agricolo – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – agire per tutelarlo e per contrastare chi non sta facendo altro che colpirlo con foga e veemenza. Sono infatti queste le considerazioni alla base dell’evento dal nome“Nessuno tocchi le radici” che la Confeuro celebrerà presso l’Holiday Inn di Roma, in Viale Castello della Magliana 65, il prossimo 27 Gennaio.
Le istituzioni – continua Tiso – continuano a considerare il primario come un ambito di scarso interesse per l’economia nazionale e come un bacino da usare per elargire favoritismi a personaggi potenti ed influenti; ed è in questo modo che la democrazia è iniziata ad entrare in una profonda spirale depressiva cominciata proprio con il deterioramento delle sue radici costituzionali.
Oggi la possibilità di interloquire con le istituzioni è ormai un privilegio riservato solo a pochi, e spesso proprio a coloro che hanno contribuito al disastro italiano di questi anni e al diffondersi della corruzione e del malaffare.
Questa pericolosa tendenza – prosegue Tiso – si è insidiata in diversi settori e sta mettendo in seria difficoltà il lavoro delle persone oneste e perbene. Tra queste, oltre ai 400 mila piccoli agricoltori cancellati dalle modalità di applicazione della nuova Pac scelte dal ministero per le Politiche Agricole, vi sono anche i tanti operatori di Patronato e dei Caf fatti bersaglio della nuova Legge di Stabilità; ed è proprio per questo che, a seguito dell’assise Confeuro, daremo loro spazio nelle giornate del 28 e 29 Gennaio.
L’Italia e i suoi cittadini – conclude Tiso – meritano decisamente di più di quanto non sia in grado di dare questo governo. Ma per riuscire ad ottenerlo bisogna prima di tutto comprendere la necessità di ritornare a quel tempo in cui le cose erano diverse, in altre parole, a quel tempo in cui le radici ancora contavano.