CONFEURO: IL GOVERNO CERCA ANCORA DI ZITTIRE GLI AGRICOLTORI

Ago 27, 2015 | Comunicati

La scelta di invitare al vertice sul caporalato le organizzazioni di rappresentanza “tradizionali” e di escludere quelle forze emergenti che si stanno affermando in tutto il Paese come nuove realtà interlocutorie tra le istituzioni e il mondo agricolo – dichiara in una nota il Presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – evidenzia con chiarezza la costante presa in giro che l’esecutivo attua nei confronti degli agricoltori italiani.

Ancora una volta – continua Tiso – si è dovuta aspettare una tragedia come quella accaduta ad un bracciante pugliese per capire la necessità di debellare il fenomeno del caporalato. Ma invece si continua unicamente a far uso della retorica rispetto alle gravi condizioni delle aziende agricole: costrette a pagare imposte altissime per scongiurare il rischio della chiusura e decisamente poco ripagate dal prezzo delle proprie produzioni di qualità.

Il dato che però sconvolge e irrita più di tutti – prosegue Tiso – è l’indifferenza del ministero per le Politiche Agricole verso tutte quelle nuove organizzazioni che cercano di contribuire al superamento della crisi del mondo agricolo. Ci auguriamo – conclude Tiso – che siano presto ritirati quei propositi per i quali le strutture di rappresentanza “tradizionali”, le stesse che sono state complici del disastro del primario nostrano , possano rilasciare in futuro delle “patenti di buona condotta”. Sarebbe un durissimo colpo alla credibilità delle istituzioni.