I dati elaborati da Confcommercio sono chiari e non ammettono opinioni contrastanti: il problema italiano è in buona parte nella paralisi degli ultimi trent’anni del reddito disponibile.

L’abbattimento delle possibilità di spesa delle famiglie – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – ha generato delle conseguenze a catena che sono ricadute sui settori nevralgici della nostra economia. E alle famiglie, soprattutto con la crescita parallela della tassazione, non è rimasto altro che far fronte alle spese necessarie (aumentate del 7,7% dal 1992 al 2014).

Il problema delle diseguaglianze economiche nel paese è piuttosto antico, ma non è mai stato affrontato con la dovuta serietà ed è oggi causa di forti tensioni sociali. Il nostro auspicio – conclude Tiso –, sia per ribadire il primato della civiltà sull’oblio, sia per rilanciare presto settori nevralgici come quello agroalimentare, è che il governo intervenga finalmente su questa grave e annosa questione nazionale.