CONFEURO: L. STABILITA’, PER L’AGRICOLTURA E PER IL PAESE NIENTE DI NUOVO

Ott 15, 2015 | Comunicati

Abbiamo osservato, con un leggero e nel contempo malinconico sorriso, il nostro presidente del Consiglio presentare la prossima Legge di Stabilità; e subito ci siamo accorti – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – che anche questa volta a prevalere sarebbe stata la logica delle slide, che tutto dice senza dire nulla.

Da persone responsabili quali siamo – continua Tiso – non intendiamo fare osservazioni specifiche sul provvedimento, ancora inesistente poiché non ci sono documenti disponibili per conoscere il vero corpo della legge, ma sicuramente non ci è sfuggita la presenza e l’assenza di alcuni passaggi. Per cominciare potremmo dire che è senza dubbio positivo l’annuncio del governo di voler cancellare l’Imu agricola, ma quale altro investimento verrà fatto a sostegno delle piccole aziende agricole? E in che modo verrà promossa la ristrutturazione della filiera agroalimentare? E in generale, parlando di lavoro, perché non esiste nessuna slide che spieghi cosa intende fare il governo sul versante occupazionale?

In questa Legge di Stabilità – continua Tiso – non c’è ancora nulla che si possa giudicare, ma ben sappiamo che le misure che metteranno in ginocchio tutte le strutture a servizio della cittadinanza verranno redatte nei prossimi giorni per dare ulteriori privilegi ai potenti.

Ci sono infatti altri aspetti di queste slide che fatichiamo a comprendere. Tra questi ad esempio c’è il proposito del presidente del Consiglio di tagliare l’Ires. Non riusciamo a capire, perché diminuire le tasse per i profitti delle grandi aziende e non spendere nemmeno una parola (per non parlare di un provvedimento) per porre fine alla vergogna delle pensioni più basse o delle tante persone sulla soglia della povertà? Evidentemente – conclude Tiso – ci sono due Italie, e la Legge di Stabilità è per una sola.