L’agricoltura – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – non è un modo per fare cassa, ma un importante settore strategico del Paese in grado di traghettarlo fuori dalla crisi economica e di produrre ricchezza e benessere per i cittadini.

Le vere difficoltà per il primario – continua Tiso – risiedono proprio in questa mancata consapevolezza da parte dell’esecutivo e dei suoi predecessori. Nonostante l’evidenza della crisi agricola, che ha portato alla chiusura in dieci anni di 800 mila aziende e a vertiginosi aumenti di costi di produzione e di prezzi delle derrate alimentari, il primario è ancora considerato, non un settore da rilanciare, ma qualcosa a cui attingere per riequilibrare i conti generali dello Stato. La manovra economica del Governo, la conseguentemente IMU e l’aumento dei carburanti, non sono che uno dei numerosi esempi che potrebbero farsi.

E’ necessario – conclude Tiso – che si cambi rotta e si ridia valore all’agricoltura italiana, la quale non può limitarsi a essere la vetrina del Paese nel mondo per poi avere scarso valore al suo interno.